venerdì 10 ottobre 2008

Modelli didattici: dall'ambientamento al perfezionamento

PROGRESSIONE DIDATTICA PER L'AMBIENTAMENTO (in acqua alta)
A - INGRESSO IN ACQUA
• Con l'aiuto dell'insegnante
• Dalla scaletta
• Dal bordo
• Con tuffo
B - IMMERSIONE DEL VOLTO
• Solo bocca (prima chiusa poi aperta)
• Solo naso
• Bocca naso
• Tutto il capo
• Apertura degli occhi
C - RESPIRAZIONE
• Espirazioni in acqua fin dalla prima lezione per percepirne la resistenza
• Fin dall'inizio mirare al "ritmo respiratorio" (1/3)
• Esecuzione di più respirazioni consecutive
D - GALLEGGIAMENTO AL BORDO
• Con capo immerso, mani appoggiate allo sfioratoio, assumere una corretta posizione di galleggiamento
E - GALLEGGAMENTO AUTONOMO
• L'Insegnante sostiene l'allievo e gli fa percepire la sensazione di galleggiamento
F - SCIVOLAMENTO AUTONOMO
• Con spinta dell'insegnante
• Con spinta autonoma
SUGGERIMENTI DIDATTICI PER IL PRIMO AVVIAMENTO IN VASCHE CON ACQUA ALTA - AL BORDO
PER IL GALLEGGIAMENTO E LO SCIVOLAMENTO

• Occhi aperti subito! Evitare che i bambini si stropiccino
• Durata delle apnee 5/6"
• Espirazioni subacquee forti e complete con la bocca (bocca rilassata, no labbra serrate!) Inspirazioni rapide dalla bocca
• Evitare che l'espirazione si prolunghi nella fase emersa (sbuffi d'aria)
• Durante gli esercizi respiratori ricercare subito il giusto "ritmo respiratorio" eliminando le apnee
• Nelle "respirazioni a candela" evitare movimenti bruschi e che il capo venga flesso in avanti. (Fornire manualmente il ritmo di movimento)
II capo è completamente immerso senza tensioni a livello della nuca
• I piedi sono uniti ed i talloni emergono parzialmente dall'acqua
• I primi scivolamenti vengono effettuati in apnea, prima nella direzione del bordo, poi verso la corsia, o l'insegnante)
• Quando si introduce l'esercizio di spinta e scivolamento è fondamentale rispettare la corretta successione dei movimenti:
a- Immersione del capo
b- Posizionamento delle braccia
c- spinta dal bordo o da terra
d- Mantenimento del capo bene immerso per tutta la durata dello scivolamento
SUGGERIMENTI DIDATTICI PER L'INSEGNAMENTO DEL DORSO GALLEGGIAMENTO SCIVOLAMENTO BATTUTA DI GAMBE BRACCIATA
Esercizi: ((Insegnante in acqua)
a- Sostenere l'allievo con la mano sotto la nuca e favorire la distensione del corpo
b- Trascinarlo per un breve tratto
e- Spingerlo verso il bordo (con attenzione)
d-Introdurre la spinta dal bordo autonoma, con scivolo fino alla corsia
Verificare che:
a- I piedi siano in estensione
b- La pancia sia spinta in alto (più alta delle cosce)
e- Le mani, rilassate, siano bene immerse vicino ai fianchi
d- Il capo sia appoggiato all'acqua con lo sguardo rivolto verso il soffitto
L'allievo sia rilassato
Progressione (Insegnante in acqua)
a- Dimostrare la battuta correttamente
b- Far eseguire la battuta di gambe, con mani lungo i fianchi
(Insegnante fuori)
a- Battuta con un braccio alto ed uno ai fianchi
b-Battuta con entrambe le braccia alte (allievi più evoluti)
Suggerimenti:
• Piedi in estensione
• Piedi e ginocchi sempre immersi
• Acqua "che bolle senza spruzzi"
• Suggerire agli allievi di "calciare" un pallone
Progressione
a- Gambe + braccio destro, poi sinistro
b- Gambe con bracciata doppia
c- Gambe con bracciata alternata (curare la continuità delle azioni)
Verificare che :
• La trazione avvenga lateralmente e non in profondità
• Il recupero venga effettuato a braccio disteso e ben alto, con mano rilassata
• La respirazione sia effettuata prevalentemente con la bocca
SUGGERIMENTI PER LA BRACCIATA A CRAWL
Progressione Didattica

a- Dimostrare il movimento più volte
b- Far sentire il movimento (con i più piccini)
e- Esecuzione della bracciata (prima con, poi anche senza colpo di gambe)
d- L'esecuzione deve essere proposta globalmente (senza frazionare il gesto)
Accorgimenti
a- Continuare ancora per qualche seduta con gli esercizi di sola battuta di gambe per consolidare l'automatismo
b- Spiegare il movimento con esempi e frasi comprensibili ("prendi l'acqua, falla passare sotto la pancia e spingila forte verso i piedi")
e- Far capire che ci si deve "agganciare" all'acqua per fare avanzare il corpo
d- Curare la continuità delle azioni
e- Curare l'ampiezza e la fase di spinta
f- Evitare movimenti in alternato, in successivo, o con un solo braccio, fino a che la continuità della bracciata non è stata ben automatizzata
SUGGERIMENTI PER LA NUOTATA COMPLETA A CRAWL
N.B. Si può acquisire un gesto corretto solo se le componenti di base (braccia, gambe e soprattutto ritmo respiratorio) sono ben strutturate. L'allievo infatti, impegnato nel coordinare l'insieme dei movimenti, non è in grado di controllare le singole parti.
Progressione nella lezione:
a- Respirazione al bordo (con torsione laterale del capo)
b- Gambe con tavoletta (respirazione laterale)
e- Nuotata completa con respirazione (prima si respira ogni 3 cicli di bracciata, poi ogni 2, infine ogni 1)
Esecuzione con tavoletta:
(L'esercizio serve a creare e consolidare la coordinazione tra respirazione e battuta di gambe e d è propedeutico all'inserimento della respirazione nella nuotata completa)
• Mantenere la mano appoggiata al centro della tavola
• Espirare ed inspirare prevalentemente con la bocca; la guancia, l'orecchio e l'occhio dal lato opposto alla respirazione sono ben dentro l'acqua
• Tenere il braccio dal lato respirazione rilassato al fianco, mano rivolta verso l'alto, pollice all'interno
• Evitare ogni movimento brusco
• Verificare che l'espirazione sia completa e totalmente subacquea e che non ci siano apnee (Ritmo respiratorio!)
• Controllare che la bocca emerga dall'acqua già semiaperta
• In questo esercizio le braccia non devono essere utilizzate per la propulsione
• Inizialmente l'insegnante (in acqua) aiuta manualmente l'allievo nella messa a punto di questi movimenti (soprattutto la posizione delle braccia e delle mani e la rotazione corretta del capo)
SUGGERIMENTI PER IL PERFEZIONAMENTO DELLE NUOTATE
• Controllare costantemente l'esecuzione delle nuotate evitando gesti "meccanici"
• Analizzare e correggere lo stile secondo il seguente schema:
a- Controllo della respirazione e della posizione del capo
b-Controllo della continuità delle azioni dell'ampiezza dei gesti
c- Verifica delle proporzioni corrette delle azioni propulsive (evitare ad esempio un uso eccessivo delle gambe)
d- Eliminazione di movimenti superflui e di rigidità muscolari
e- Ricerca del massimo rilassamento
• Richiedere, inizialmente, solo esecuzioni a bassa velocità
• Variare gli esercizi, offrendo ogni volta molti stimoli
• Completare l'automatizzazione corretta della forma grezza delle nuotate prima di intervenire sui dettagli e di proporre esercizi di coordinazione analitici
• Effettuare, almeno all'inizio, un numero ridotto di vasche curando la tecnica, non è la quantità di metri nuotati che favorisce apprendimento e perfezionamento, ma la qualità esecutiva
• Interessare gli allievi alla qualità dello stile e stimolare in loro il desiderio di migliorarlo
• Fornire costantemente nuovi stimoli di apprendimento, attingendo al repertorio di esercizi coordinativi, e sollecitando un perfezionamento sempre più fine del gesto
• Far si che i ragazzi non percepiscano mai come concluso il processo di apprendimento e possano verificare continuamente i loro progressi sul piano stilistico
• Applicare con intelligenza il repertorio di esercizi suggerito. Esso richiede:
f- Un discreto livello di acquaticità ed una buona padronanza delle nuotate globale
g- Un'attenta selezione degli esercizi, passando da quelli più semplici, che possono essere somministrate a tutti, ai più complessi, idonei solo per i più evoluti.
h- Un minimo di programmazione nell'arco delle 2/3 sedute settimanali, effettuata preventivamente e concretizzata in un piano di lavoro scritto
ESEMPI DI ESERCIZI DI COORDINAZIONE
(Devono essere utilizzati solo quando le forme globali delle varie nuotate sono state ben apprese ed automatizzate).
CRAWL
A- Esercizi di variazione degli scambi respiratori (si introducono dopo alcune lezioni e servo-
no per far percepire la respirazione corretta)
• Gambe Crawl, braccia ferme ai fianchi, respirazione laterale con le seguenti variazioni:
- Solo naso (espirazione ed inspirazione)
- Solo bocca
- Bocca e naso insieme
- Più bocca - meno naso ecc..
B- Esercizi di variazione del ritmo respiratorio (secondo il seguente schema):
• Insegnare la respirazione sia a destra che a sinistra
_Respirare ogni 3 bracciate
- Respirare ogni 4 bracciate
- Alternare vari tipi di respirazione
C- Esercizi di variazione del ritmo e della velocità
• Nuotare alla minima velocità e poi aumentare molto gradualmente
• Nuotare variando i ritmi (vasca lenta + veloce e viceversa)
• Alternare vasche a velocità diverse (lente e veloci)
D- Esercizi di esclusione
• Nuoto ad occhi chiusi per brevi tratti (15 mt)
• Nuoto con pugni chiusi, concentrazione sull'avambraccio
• Nuoto di gambe con un solo braccio (mt. 25 alternando il braccio dx, il sx, la respirazione dal lato della propulsione e da quello opposto, formare tutte le combinazioni, l'altro braccio è disteso lungo il fianco, non in alto)
• Nuoto di sole braccia, con le gambe ferme, velocità da basse a medie
E- Esercizi di analisi
• Crawl in apnea a più velocità
• Crawl a più velocità (da basse a sottomassimali) con conta delle bracciate
DORSO
A - Esercizi di variazione della respirazione (valgono le stesse variazioni del Crawl) possono essere eseguiti in combinazione con altri compiti
B - Variazioni del ritmo e della velocità (stesse modalità del Crawl)
C - Esercizi di esclusione
• Nuoto con un braccio solo con battuta di gambe; l'altro fermo al fianco. E' opportuno utilizzare lo stesso braccio per tratti abbastanza lunghi (almeno metà vasca)
• Nuoto con le sole braccia (gambe ferme)
• Nuoto a Dorso con entrambe le braccia contemporaneamente (bracciata simultanea) con gambe o senza.
• Gambe Dorso con braccia variamente posizionate in modo da aumentare progressivamente le difficoltà (distese ai fianchi, una ai fianchi una in alto, entrambe in alto, una in alto ed una avanti, entrambe avanti.
D - Esercizi di combinazione e combinazione variazione:
• Nuotare con bracciata costante, variando la velocità di gambe
• Combinare bracciate simultanee (3), con bracciate normali (6)
• Alternare tratti di nuoto con il b. dx e con il sx (4 cicli per braccio)
• Sul dorso, con il corpo immerso, movimento di sole gambe a Delfino (braccia in alto)
• Alternare nuoto di sole gambe, di sole braccia, completo
RANA
• Nuotare senza uscire dall'acqua con braccia o gambe (con movimenti lenti, esplorando più modalità di nuoto) (valido come inizio per i principianti, per far percepire loro un nuovo modo di avanzare in acqua)
• Gambe Rana con:
- braccia distese ai fianchi
- braccia in alto
- con il corpo in posizione verticale
- con il corpo sul dorso (mani ai fianchi e/o in alto)
• Gambe Rana + un braccio
• Eseguire una lunga pausa dopo il colpo di gambe (Rana scivolata)
• Eseguire gambata e bracciata molto separate tra loro
• Eseguire 2 gambate seguite da 1 bracciata
• Nuotare a Rana riducendo al massimo il numero di cicli di movimento

SUGGERIMENTI CONCLUSIVI
a- Lodare l'impegno e gratificare i successi, anche minimi. Aumentare nei bambini la fiducia nelle proprie capacità.
b- Un buon ambientamento è una garanzia per tutto il processo di apprendimento: trascurarne alcune parti (specie rilassamento e respirazione) o affrettarlo, significa creare i presupposti per i successivi insuccessi.
e- Se i bambini hanno paura non serve dare loro spiegazioni razionali: devono essere coinvolti in attività giocose.
d- Utilizzare, inizialmente, molti esercizi collettivi, impegnano tutti gli allievi e fanno risparmiare tempo.
e- Ricercare rapidamente il migliore rilassamento di tutto il corpo, verificandolo dalla posizione del capo, del collo, della schiena, delle gambe e delle mani.
f- Ottenere prima possibile l'apertura di occhi e bocca (contribuisce ad eliminare più rapidamente la paura dell'acqua) e gettare rapidamente le basi dell'educazione respiratoria.
g- L'educazione respiratoria è il punto più importante e più difficile del processo di ambientamento. Essa consiste nel controllo degli atti respiratori in tutte le loro forme (apnee, scambi respiratori). In alcune fasi dell'apprendimento (galleggiamento, scivolamento,. prime propulsioni) è utile trattenere il respiro; in altre è invece fondamentale padroneggiare i meccanismi di scambio respiratorio
h-Respirazioni "a candela", gambe con tavoletta),
i- Variare gli esercizi senza insistere troppo a lungo sullo stesso compito.
l- Nelle prime lezioni {in vasche con acqua alta) inserire frequentemente la battuta di gambe al bordo; aumenta la coordinazione generale, sviluppa la muscolatura e riscalda i bambini.

Scuole Nuoto e modelli didattici

Sintesi in forma schematica delle metodologie più diffuse.
I modelli che sono pubblicati sono stati elaborati dalla Commissione Nazionale Scuole Nuoto e costituiscono un termine di riferimento che ciascuno potrà adattare alle proprie necessità.

FINALITA’ DELLA SCUOLA NUOTO
* Generali: Educare attraverso l'acqua
• Contribuire attraverso l'attività ad un equilibrato sviluppo della personalità (area cognitiva, affettiva, relazionale)
* Specifiche:Educare all'acqua
• Acquisizione di abilità nel campo specifico:
a- Apprendimento delle nuotate, dei tuffi e delle virate
b- Fondamenti di Salvamento e di nuoto subacqueo
e- Elementi di Pallanuoto e Nuoto Sincronizzato
d- Diversificazioni didattiche (nuotate alternative, nuoto pinnato...)
* Conoscenze relative all'ambiente acquatico
a- Nozioni di base sui regolamenti delle principali attività agonistiche
b- Elementi fondamentali di assistenza e pronto soccorso
c- Educazione alla pratica del nuoto nei vari contesti (piscine, mare, fiumi)
* Avviamento allo sport
a- Elementi di preagonistica

10 CRITERI FONDAMENTALI PER LA SCUOIA NUOTO
• Richiedere "azioni", non "movimenti".
• Privilegiare le forme globali rispetto a quelle analitiche.
• Richiedere prima "l'azione", poi "la riflessione" sul movimento. Inizialmente si ricerca il risultato, anche grossolanamente, poi si affinano i dettagli
• Nell'insegnamento delle tecniche di base proporre senza interruzioni la struttura fondamentale dei movimenti.
• Costruire tecniche stabili nella struttura ma variabili nei dettagli. I bambini cambiano, anche la tecnica deve cambiare.
• Sviluppare nei bambini la capacità di apprendere ad apprendere. In tutta la fascia giovanile la caratteristica fondamentale dei movimenti dovrebbe essere la duttilità e la trasferibilità.
• Un ambientamento ottimale è alla base dell'apprendimento delle tecniche: i punti fondamentali di questo processo sono: il rilassamento, l'educazione respiratoria e l'indipendenza segmentaria*.
• La "paura" blocca la capacità di apprendere; essa non è razionale, si supera con l'azione non con lunghe spiegazioni.
• Alla base dei successi nell'apprendimento c'è l'autostima, che aumenta con approvazione ed incoraggiamento.

* Per indipendenza segmentaria sì intendere la capacità di percepire e controllare i segmenti corporei impegnati nel movimento in maniera indipendente. Spesso, soprattutto quando l'apprendimento avviene senza sufficiente riflessione sul gesto, l'allievo percepisce il proprio movimento in maniera globale ed indifferenziata. Per questa ragione trova enormi difficoltà ad affinarlo o a correggerlo.
L'Indipendenza segmentaria nasce da una buon rilassamento, che "libera" segmenti corporei dalle tensioni muscolari, e da un'attenta presa di coscienza dei propri gesti.

I LIVELLO (A2)
AMBIENTAMENTO GENERALE
Obiettivi specifici
A - Ingresso in acqua
B - Immersione del volto e del corpo
C - Apertura di bocca ed occhi
D - Apnee con capo immerso
E - Espirazioni dentro l'acqua
F - Spostamenti autonomi in acqua (lungo il bordo)
G - Immersioni complete (toccare il fondo e risalire passivamente)
H - Buon rilassamento corporeo
I - Galleggiamento prono con appoggi
L - Galleggiamento prono e supino senza appoggi
M - Scivolamento prono e supino (con e senza aiuto)
N - Tuffo "a pennello" dal bordo

BREVETTI
tipologia brevetto sigla Obiettivo generale
I brevetto A2 Ambientamento generale
(Avviamento secondo)
II brevetto La Prime forme propulsive
(Largo)
III brevetto Sp Acquisizione delle forme
(semiperfezionamento) "grezze" delle nuotate a Crawl e Dorso
"gambata" a rana
IV brevetto P I grado di perfezionamento
(Perfezionamento) stilistico
V brevetto P/S II grado di perfezionamento
(Perfezionamento speciale) stilistico

Note: II processo si conclude con un completo ambientamento, consistente nell'acquisizione di un buon equilibrio in acqua, di un'efficace propulsione di gambe a Crawl e Dorso, di una sufficiente padronanza degli atti respiratori, di un controllo del corpo in volo e in semplici spostamenti subacquei.

Con i più piccoli (4/7 anni) possono essere differenziati due momenti fondamentali:
A - La fase dell'ambientamento di base, nella quale l'impostazione della lezione ha una caratterizzazione fortemente ludica senza la ricerca di particolari acquisizioni tecniche. Attraverso il gioco si realizza la confidenza e l'approccio positivo con l'acqua e si raggiungono alcuni obiettivi minimi come l'immersione del volto con apertura occhi e bocca, l'immersione del corpo ed una condizione di generale benessere in questo elemento, n periodo necessario agli adattamenti varia considerevolmente a seconda di età dei bambini e delle condizioni ambientali (vasca fonda o vasca di ambientamento). E' comunque un passo fondamentale che non deve essere né trascurato né affrettato.
B - La fase di acquisizione di preliminari tecnici In essa, attraverso un apprendimento più consapevole, svolto però ancora in un clima fortemente gioioso, si gettano le basi del futuro insegnamento del nuoto. Vengono acquisite in maniera più approfondita le abilità previste dal I brevetto, che rappresentano i requisiti fondamentali per la costruzione delle abilità natatorie.

II LIVELLO (La)
PRIME FORME PROPULSIVE Obiettivi specifici
A - Incremento del rilassamento
8 - Educazione respiratoria completa (ritmo ed efficienza respiratoria)
C- Perfezionamento dello scivolamento sul petto e sul dorso
D - Perfezionamento della battuta di gambe a Crawl ed a Dorso
E - Coordinazione braccia-gambe a Crawl ed a Dorso (almeno 1 vasca)
F - Gambe Crawl e respirazione laterale (con tavoletta)
G - Tuffo dal bordo dalla posizione seduti ed in ginocchio
H - Galleggiamento verticale e spostamenti subacquei
Note: L'allievo acquisisce il II brevetto quando ha conquistato una buona autonomia in acqua. L'equilibrio statico e quello dinamico sono sicuri; la propulsione di braccia e gambe, a Crawl e Dorso, è efficace, l'educazione respiratoria completa. Egli inoltre sa galleggiare in verticale, sa tuffarsi dal bordo e dal blocchetto di partenza, sa effettuare semplici spostamenti subacquei. Non sono ancora acquisiti i corretti automatismi della respirazione che gli impediscono di coprire l'intera vasca a Crawl.
In questa fase si chiede all'allievo, non solo la corretta esecuzione dei gesti, ma una attenta riflessione sul movimento, finalizzata allo sviluppo delle capacità sensopercettive e alla formazione dell'immagine motoria, base fondamentale per i successivi perfezionamenti e l'adeguamento della tecnica ai cambiamenti morfologici e funzionali legati alla crescita ed all'allenamento.

III LIVELLO (Sp)
ACQUISIZIONE DELLE FORME "GREZZE" DELLE NUOTATE A CRAWL E DORSO Obiettivi specifici
A - Nuotata completa a Dorso (almeno 25 metri)
B - Nuotata completa a Crawl (almeno 25 metri)
C - Impostazione della gambata a Rana
D - Tuffo di partenza dal bordo e dal blocco (posizione in piedi)
E - Controllo più evoluto del nuoto subacqueo
Note: L'allievo ha costruito la forma "grezza" delle nuotate di base (Crawl e Dorso) e del colpo di gambe a Rana; il suo stile è però grossolano ed impreciso.
Le caratteristiche di base che già in questa fase dovrebbero essere messe a punto correttamente sono:
• I meccanismi respiratori, soprattutto una espirazione completa ed un adeguato ritmo respiratorio (1/3) (E' fondamentale che la respirazione venga effettuata quasi esclusivamente con la bocca)
• La struttura fondamentale del movimento (continuità, ritmo, accoppiamento dei movimenti dei vari segmenti corporei).
I dettagli (angoli articolari, traiettorie, aspetti dinamici più raffinati del movimento) verranno perfezionati nel corso successivo.
Continua in maniera approfondita "il lavoro percettivo", cioè la presa di coscienza sempre più ricca e più fine del proprio movimento.

IV LIVELLO (P)
I GRADO DI PERFEZIONAMENTO
STILISTICO
Obiettivi specifici
A - Perfezionamento stilistico fine (angoli articolari, traiettorie, distribuzione della forza nella bracciata, qualità del recupero)
B - Tratti di nuoto a Crawl e Dorso (anche superiori ai 50 metri)
C - gambata e nuotata completa a Rana
D - Scomposizione analitica delle nuotate ed esecuzione degli esercizi coordinativi
E - Tuffi di partenza e virate elementari
F - Semplici nuotate subacquee
Nota: il processo si conclude con l'apprendimento corretto (anche se ancora "scolastico") del Crawl, Dorso e Rana, nonché di una serie di esercitazioni coordinative propedeutiche al II grado di perfezionamento stilistico.

V LIVELLO (P/S)
PERFEZIONAMENTO SPECIALE
Obiettivi specifici
A - Tecniche degli stili
* Perfezionamento approfondito delle nuotate a Crawl, Dorso e Rana
* Apprendimento del Delfino
* Esercizi di coordinazione acquatica
* Lavoro settoriale {gambe, braccia) in tutti gli stili
* Apprendimento dei tuffi di partenza e delle virate agonistiche
* Elementi di allenamento di resistenza
* Prove cronometrate su brevi distanze
* Partecipazione a gare individuali ed a staffetta
B - Nuoto per salvamento
* Nuoto a Crawl con capo emerso
* Nuotate alternative per il salvamento (Trudgen - Over Side stroke)
* Nuoto sul dorso con braccia emerse (gambe Rana)
* Trasporto del compagno con varie prese (petto, braccia, mento, capo eco.. )
* Recupero subacqueo di oggetti
* Nuoto con passaggi subacquei
* Prove di abilità nel togliersi gli indumenti sottacqua
* Tuffo per salvamento
C - Elementi di nuoto subacqueo
* Nuoto sub in apnea senza pinne
* Nuoto pinnato (in superficie e subacqueo)
* Uso dell'attrezzatura subacquea (boccaglio, maschera, respiratore.....)
D - Elementi di pallanuoto
* Fondamentali senza palla
* Semplici palleggi
* Tiro elementare
F - Elementi di nuoto sincronizzato
* Remate di avanzamento e di stazionamento

Note: Questo livello è ideato per offrire a chi desidera continuare il nuoto senza caratterizzazione agonistica un bagaglio di conoscenze acquatiche ampio e differenziato.
I corsi sono finalizzati al miglioramento degli stili classici, alla conoscenza di tecniche particolari di nuoto per salvamento e subacqueo, con e senza attrezzatura, della Pallanuoto e del Nuoto Sincronizzato. Con la loro denominazione, Perfezionamento Speciale, dovrebbero rappresentare quanto di meglio la scuola Nuoto FIN può esprimere: un modo pieno e completo di vivere l'acqua. La ricchezza dei programmi, la loro varietà e soprattutto la loro efficacia nell'acquisizione delle specifiche competenze acquatiche, portano alla nascita di un'acquaticità duttile ed estremamente variata ed accrescono l'interesse e la motivazione degli allievi.
Gli obiettivi generali sono i seguenti: Miglioramento stilistico, con acquisizione di tutte le nuotate ed eliminazione dei difetti più grossolani. A tal fine deve essere ridotto al minimo il lavoro stereotipato, impegnando gli allievi in sempre nuovi apprendimenti. (No quindi a ripetizioni meccaniche di vasche). Acquisizione di abilità acquatiche estremamente differenziate (vedi programma analitico)
Sviluppo di una "cultura dell'acqua" cioè dì un costume di vita nel quale il rapporto con questo elemento rappresenta un elemento centrale per la salute fisica e psicologica, per il benessere e per il tempo libero.

Ambientamento

Nella “scuola nuoto” tale termine indica la fase preliminare all'apprendimento delle tecniche di locomozione in acqua, solitamente svolta in acqua poco profonda (che consente cioè all'allievo di rimanere in piedi mantenendo capo e spalle emerse). Poiché l'essere umano soffre di un'innata paura dell'acqua che rende estremamente difficoltoso l'apprendimento di qualsiasi abilità, l'avvicinamento degli allievi all'acqua deve avvenire con estrema gradualità e senza traumi: il metodo più utilizzato con bambini e ragazzi è il gioco, mentre gli allievi adulti devono essere convinti con un approccio razionale. L'ambientamento, semplicisticamente definito "superamento della paura dell'acqua", rappresenta il raggiungimento di uno stato di benessere psicofisico in acqua, che consente all'allievo di riprodurre in acqua gli schemi motori terrestri e di acquisirne di “specifici”. Pur trattandosi di un processo fortemente individualizzato, si possono individuare alcuni tratti indispensabili per valutare il grado di ambientamento di ciascun allievo:

  • la capacità di immergere il volto mantenendo gli occhi aperti
  • la capacità di respirare correttamente (inspirare con la bocca ed espirare con bocca e naso sott'acqua)
  • la capacità di rilassare il tono muscolare
  • la capacità di tuffarsi

Un completo ambientamento consente all'allievo di acquisire le prime posture acquatiche (galleggiamento prono e supino) e di effettuare i primi scivolamenti e le prime forme di propulsione elementare: abilità propedeutiche al passaggio in acqua fonda. Nella fase di ambientamento l'istruttore rimane in acqua per rassicurare e meglio controllare il gruppo di allievi. Per quanto riguarda allievi adulti va osservato come sia estremamente improbabile raggiungere un completo ambientamento, essendo la paura dell'acqua eccessivamente sedimentata, e sia invece più ragionevole accontentarsi di insegnare loro a controllarla attraverso l'instaurazione di un rapporto fiduciario con l'istruttore.

n.d.a: ricordatevi che i bambini in acqua si devono DIVERTIRE... e anche gli adulti (perchè no?!?)